Il Profumo di Orta

La nostra storia

Il Borgo di Orta, il suo lago
e l’isola di San Giulio, fondano le loro radici
nella storia più antica.

La leggenda narra che san Giulio abbia lasciato al fratello Giuliano il compito di edi care a Gozzano la novantanovesima chiesa, partendo da solo alla ricerca del luogo dove edi care la centesima.

Quando arrivò sulle sponde del lago e vide l’isola, decise che l’avrebbe eretta lì, ma purtroppo non trovò nessuno disposto a traghettarlo.

Giulio avrebbe allora steso il suo mantello sulle acque del lago e raggiunto l’isola navigando su di esso.

Una volta approdato sull’isola combatté e sconfisse draghi e serpenti che popolavano quel luogo, simbolo della superstizione pagana, cacciandoli per sempre e gettando così le fondamenta della centesima chiesa nello stesso punto in cui oggi si trova la basilica di San Giulio.

Terra, riviera e acqua,
un gioiello racchiuso tra le montagne,
sempre conteso dal potere.

Profumi insoliti, il continuo intrecciarsi di odori di acqua di lago, di muschi vegetali, di osmanto di cipressi,di fiori incantevoli come le ortensie, danno ad Orta una veste fiabesca.

Dalle antiche leggende nasce quindi il profumo di Orta che vuole continuare a profumare le moderne principesse e i moderni principi, amanti dei viaggi e dei sogni che solo questo angolo di paradiso riesce a trasmettere.

Il profumo di Orta...

Era una mattina degli ultimi giorni di aprile, cielo blu, temperatura gradevole e la nostra isola un miraggio sul lago. Un ragazzo dal passo deciso in compagnia di un cucciolo di cane entra in negozio dicendo che Orta, con i suoi paesaggi è magica e speciale, un luogo di pace. Deve fare un regalo ad una donna molto importante per lui. Subito penso che sia per la madre ma, quando sente il profumo, un sorriso e alcune parole mi fanno capire che non voleva un regalo per la madre, ma per la ragazza che gli aveva rapito il cuore. Gli occhi del ragazzo brillavano mentre confezionavo il profumo: sentiva di aver fatto la scelta giusta. Il suo cucciolo nel mentre si era sdraiato davanti all’espositore del profumo scelto dal ragazzo: la fragranza da donna, “for her”. Sembrava così incantato da quel profumo quasi a sostenere la scelta del padrone. Il giovane dice che avevano camminato molto quella mattina, anche se era presto e racconta di aver trovato un’analogia tra gli odori colti nella sua passeggiata e quelli che si sentivano nel negozio.

Qualche mese dopo, nelle prime ore del pomeriggio, il ragazzo dagli occhi innamorati torna nel mio negozio. Non più con il suo cucciolo. Accanto a lui una ragazza. Portare a Orta il suo amore voleva dire farle conoscere quel luogo incantato, il quale ha ispirato molti poeti e quel negozio che aveva scelto per il suo regalo. Io subito dico al giovane di averlo riconosciuto. Mi rivelò che il profumo fu molto gradito e la ragazza con un gran sorriso lo confermò. Lui ha voluto far conoscere tutte le fragranze alla sua amata comprandole un altro regalo.

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